Cotoletta di maiale impanata

Parente della classica “Cotoletta alla milanese” si differenzia solo nella scelta della carne che in questo caso è di maiale.

Ingredienti

per due persone

500 g di 2 costolette di maiale

200 g pangrattato

2 uova fresche

due pizzichi di sale

100 ml di olio per friggere

40 g di burro

Privare del grasso le costolette di maiale e rimuovere accuratamente tutti i frammenti di osso e di cartilagine.

costoletta

Battere le costolette con un batticarne per snervarle.

batticarne

Allargarne la forma in modo da renderle più sottili. Fare attenzione a non bucare la carne procedendo con cautela poco per volta.

cotoletta allargata

Preparare le uova sbattute e salate in un piatto fondo e in un piatto piano distribuire il pangrattato in modo uniforme.

uova e pangrattato

Immergere le cotolette nell’uovo bagnando bene entrambi i lati, appoggiarle sul pangrattato, quindi pigiare con la punta delle dita, rigirarle e pigiare nuovamente. La panatura deve aderire perfettamente alla superficie della carne in modo da non staccarsi durante la cottura.

carne nell'uovo

Versare in una pentola antiaderente 50 ml di olio e 20 g di burro. Quando il burro si sarà sciolto adagiare la prima cotoletta all’interno della padella.

olio e burro

Lasciar cuocere tre minuti e poi voltarla cuocendo ancora per tre minuti. Non lasciar alzare troppo la temperatura poiché il burro diventerebbe scuro raggiungendo il punto di fumo e brucerebbe la superficie senza cuocere adeguatamente l’interno della carne.

cottura cotoletta

A cottura completata togliere la cotoletta dalla padella e appoggiarla su due fogli di carta da cucina in modo da far assorbire alla carta l’olio in eccesso. Procedere quindi alla cottura della seconda cotoletta.

Cotoletta di maiale impanata

Servire con verdure fresche o con pomodorini ciliegini tagliati a dadini e conditi con olio e trito di basilico sale, pepe olio.

Curiosità

“La cotoletta fu introdotta in cucina giapponese durante il periodo Meiji, in un ristorante di cucina occidentale nel distretto di Ginza, Tokyo. La pronuncia giapponese di “cotoletta” è katsuretsu. Nella cucina giapponese, katsuretsu o semplicemente katsu è in realtà il nome per la variante giapponese del viennese “schnitzel”, una cotoletta impanata. Una variante della cotoletta molto comune è il tonkatsu, per il quale viene utilizzata la carne di maiale.”

Tratto da https://it.wikipedia.org/

acquafarinaitalia

acquafarinaitalia

È un sito nato come raccoglitore di ricette e di idee… personale ma ora è pubblico!
Eh si, sono un po’ smemorata e mi dimentico quello che ho sperimentato e che mi è riuscito bene.
Una volta scrivevo le mie ricette su un bel foglio di carta, bucavo i fogli, li mettevo in un raccoglitore che man mano è diventato sempre più pesante ed ingombrante… quasi inaccessibile. Le pagine si scolorivano e a volte facevo fatica a leggerne il contenuto.
Un giorno mi sono detta: perché non scrivere tutto in un bel sito, averle sempre a portata di mano masoprattutto, quando qualcuno ti chiede una ricetta poter dare un indirizzo su web e oltre alla ricetta dare anche tante altre informazioni utili? Detto, fatto!
Perché non so se vi è mai capitato, arriva un’amica e vi dice: “Che buona questa pizza, ma come l’hai fatta? … e via, un’ora a spiegare.
Dopo qualche giorno rivedete l’amica e vi dice: “Ho provato a rifare la ricetta ma… non ho messo quel dato ingrediente, era necessario? Non l’ho lasciata lievitare quelle tot ore, erano due o tre? L’ho cotta meno, erano 10 minuti o 15? Non mi è venuta come la tua!”
Così ho imparato che “Verba volant, scripta manent” “La parola vola, lo scritto rimane”. E poi su un sito hai tanti “correttori di bozze ” che ti suggeriscono l’errore e tanti “collaudatori di ricette” che possono consigliarti diversamente.
Ecco quindi le ragioni del sito Acquafarina Italia!
Perché tutto attaccato? Perché prova a mischiare l’acqua e la farina e a tenerle staccate l’uno dall’altro…

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