Farro Verde salutare

farro verde

Il Farro Verde salutare è un primo piatto proteico ma leggero pieno di gusto e freschezza. L’esecuzione veloce lo rende piacevole anche alle massaie troppo pigre.

INGREDIENTI

per due persone

160 g di Farro perlato

2 Pomodori ramati maturi

10 Capperi sotto sale

30 Foglie di Basilico fresco

320 g di Tonno in scatola al naturale

Sale

Olio  Extravergine di Oliva

4 foglie di Menta fresca

Lessare il farro perlato in una pentola di acqua bollente salata lasciandolo piuttosto tenace. Scolare e lasciare in una pentola coperta ancora tiepido.

farro lessato

Lavare e mondare i pomodori e tagliarli a cubetti di 1 centimetro circa. Lavare i capperi per togliere tutto il sale di conservazione.

farro lessato

Prendere le foglie di basilico, lavarle e metterle in un mixer ad alta velocità assieme ad un cucchiaino di Olio Extravergine di Oliva e alle foglie di menta. Tritare ad impulso fino ad ottenerne una purea finissima. Questo tipo di passato di basilico si conserva bene anche congelato.

purea di basilico

In una insalatiera versare il tonno sminuzzato a dovere, i pomodori, i capperi, la purea di basilico e menta e il farro. Condire con uno o due cucchiai d’olio e mescolare per qualche minuto. Aggiustare di sale e servire da subito o lasciar macerare per qualche minuto.

farro verde

Il Farro Verde salutare è ottimo per aperitivi, buffet, cene fredde e picnic. Sempre pronto nel frigorifero risolve pranzi frugali altrimenti troppo calorici.

La coltivazione del farro medio storicamente segue di pochissimo quella del piccolo farro. Derivato dalla specie selvatica Triticum dicoccoides, è di maggiore produttività del precedente dato che ogni spighetta porta due cariossidi, molto raramente tre, e dovette a questa sua caratteristica la domesticazione e la diffusione più veloci. Proprio la velocità di diffusione iniziale rende più difficile risalire alla zona di origine esatta, zona che è comunque da collocare tra il Mediterraneo e il Caucaso.

A questa specie appartiene la grande maggioranza del farro coltivato in Italia, sia oggi sia in epoca storica (circa 2000 fa).

In Italia è coltivato su piccoli appezzamenti soprattutto in Garfagnana, una valle della Toscana settentrionale, dove è all’origine di varie ricette tipiche: minestra di farro, farro con fagioli, torta di farro. Al cereale prodotto nell’Alta Valle del Serchio e tuttora lavorato in impianti molitori di tipo tradizionale, con macine di pietra, è stata riconosciuta dall’Unione Europea l’indicazione geografica protetta Farro della Garfagnana. Gli iscritti all’albo sono attualmente un centinaio.

Tratto da https://it.wikipedia.org/

acquafarinaitalia

acquafarinaitalia

È un sito nato come raccoglitore di ricette e di idee… personale ma ora è pubblico!
Eh si, sono un po’ smemorata e mi dimentico quello che ho sperimentato e che mi è riuscito bene.
Una volta scrivevo le mie ricette su un bel foglio di carta, bucavo i fogli, li mettevo in un raccoglitore che man mano è diventato sempre più pesante ed ingombrante… quasi inaccessibile. Le pagine si scolorivano e a volte facevo fatica a leggerne il contenuto.
Un giorno mi sono detta: perché non scrivere tutto in un bel sito, averle sempre a portata di mano masoprattutto, quando qualcuno ti chiede una ricetta poter dare un indirizzo su web e oltre alla ricetta dare anche tante altre informazioni utili? Detto, fatto!
Perché non so se vi è mai capitato, arriva un’amica e vi dice: “Che buona questa pizza, ma come l’hai fatta? … e via, un’ora a spiegare.
Dopo qualche giorno rivedete l’amica e vi dice: “Ho provato a rifare la ricetta ma… non ho messo quel dato ingrediente, era necessario? Non l’ho lasciata lievitare quelle tot ore, erano due o tre? L’ho cotta meno, erano 10 minuti o 15? Non mi è venuta come la tua!”
Così ho imparato che “Verba volant, scripta manent” “La parola vola, lo scritto rimane”. E poi su un sito hai tanti “correttori di bozze ” che ti suggeriscono l’errore e tanti “collaudatori di ricette” che possono consigliarti diversamente.
Ecco quindi le ragioni del sito Acquafarina Italia!
Perché tutto attaccato? Perché prova a mischiare l’acqua e la farina e a tenerle staccate l’uno dall’altro…

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