Marmellata di arance senza scorza

Marmellata di arance senza scorza

La Marmellata di arance senza scorza colazioni importanti rimane un classico insuperabile. Delicata e profumata si presta ad ogni preparazione dolciaria.

INGREDIENTI

10 Arance

1 kg Zucchero semolato

1 Lime

1 Mela renetta

Sistemare le arance a mollo in una bacinella con dell’acqua tiepida e lasciare per un paio d’ore.

Dopodichè spazzolare la buccia e asciugare bene gli agrumi.

 

arance a mollo

Eliminare la scorza delle arance ma tenerla per altre possibili lavorazioni, ad esempio per le arance candite al cioccolato

 

scorze di arancia

Scegliere pertanto le arance più sane e procedere con la ricetta.

 

arance sbucciate

Pelare al vivo la polpa di arancia dividendo in altre parole gli spicchi e scartando il più possibile la parte bianca. Tagliare in seguito a dadini.

 

arance al vivo

Pesare la polpa per la marmellata di arance e metterla in una casseruola con eguale quantitativo di zucchero. Unire il succo del Lime.

 

cottura polpa arance

Poggiare la casseruola sul fuoco ed iniziare la cottura a fuoco vivace mescolando per dieci minuti. Aggiungere la polpa della mela renetta e continuare la cottura a fuoco basso per 30/40 minuti. Spegnere il fuoco e lasciar raffreddare per una notte senza coperchio.

 

cottura marmellata di arance

In conclusione il giorno seguente passare quindi la polpa in un passaverdura. Mettere la passata in una casseruola e continuare la cottura fino a quando la marmellata sarà addensata. Per capire se è pronta metterne un piccolo quantitativo su un piattino e guardare lo stato di densità a freddo.

 

arance passate

Versare in fine la Marmellata di arance senza scorza nei vasetti sterilizzati ancora calda e chiudere col coperchio subito. Attendere si verifichi il sottovuoto. Conservare in un luogo buio e fresco.

acquafarinaitalia

acquafarinaitalia

È un sito nato come raccoglitore di ricette e di idee… personale ma ora è pubblico!
Eh si, sono un po’ smemorata e mi dimentico quello che ho sperimentato e che mi è riuscito bene.
Una volta scrivevo le mie ricette su un bel foglio di carta, bucavo i fogli, li mettevo in un raccoglitore che man mano è diventato sempre più pesante ed ingombrante… quasi inaccessibile. Le pagine si scolorivano e a volte facevo fatica a leggerne il contenuto.
Un giorno mi sono detta: perché non scrivere tutto in un bel sito, averle sempre a portata di mano masoprattutto, quando qualcuno ti chiede una ricetta poter dare un indirizzo su web e oltre alla ricetta dare anche tante altre informazioni utili? Detto, fatto!
Perché non so se vi è mai capitato, arriva un’amica e vi dice: “Che buona questa pizza, ma come l’hai fatta? … e via, un’ora a spiegare.
Dopo qualche giorno rivedete l’amica e vi dice: “Ho provato a rifare la ricetta ma… non ho messo quel dato ingrediente, era necessario? Non l’ho lasciata lievitare quelle tot ore, erano due o tre? L’ho cotta meno, erano 10 minuti o 15? Non mi è venuta come la tua!”
Così ho imparato che “Verba volant, scripta manent” “La parola vola, lo scritto rimane”. E poi su un sito hai tanti “correttori di bozze ” che ti suggeriscono l’errore e tanti “collaudatori di ricette” che possono consigliarti diversamente.
Ecco quindi le ragioni del sito Acquafarina Italia!
Perché tutto attaccato? Perché prova a mischiare l’acqua e la farina e a tenerle staccate l’uno dall’altro…

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