Pane di semola

Pane di semola

Pane di semola

Il pane di semola com’è comunemente detto, si ottiene con farina di semola rimacinata di grano duro (quella della Murgia è buonissima). Ha una consistenza diversa dal pane comune. Lievita leggermente meno, ma il sapore se ne avvantaggia.

INGREDIENTI

250 g di Pasta Madre (vedi Autoprodurre pasta madre e Pasta madre: rinfresco)
300 ml di acqua naturale
400 g di farina di semola rimacinata di grano duro
200 g di farina 00
un cucchiaino di zucchero di canna
10 g di sale

Mettere in un contenitore la Pasta Madre rinfrescata la sera prima.

Lievito naturale

Aggiungere l’acqua, i due tipi di farina e lo zucchero.

farina di semola

Miscelare bene le due farine con l’acqua aiutandosi con un paio di forchette e ad assorbimento della farina aggiungere il sale

farine

Quando il composto è ben sminuzzato iniziare ad impastare con le mani.
impastare

Impastare per una decina di minuti, fino a quando risulta ben miscelato ed elastico. Appallottolare e lasciar riposare in un contenitore coperto da un panno umido nel forno con solo la luce accesa per circa 3 ore

lievitazione

Dopo tre ore prendere l’impasto, piegarlo su se stesso diverse volte , fino a che non diventa ben sodo e non si riesce più a piegare. Dare la forma definitiva all’impasto ed adagiarlo su una teglia infarinata. Mettere in forno spento con la luce accesa per altre 3 ore, dopodichè accendere il forno e regolarlo a 190 gradi. Far cuocere per 25/30 minuti.

Pane di semola

Lasciarlo in forno per una decina di minuti con lo sportello socchiuso poi estrarlo e farlo riposare per almeno un paio d’ore avvolto in panni di cotone.

acquafarinaitalia

acquafarinaitalia

È un sito nato come raccoglitore di ricette e di idee… personale ma ora è pubblico!
Eh si, sono un po’ smemorata e mi dimentico quello che ho sperimentato e che mi è riuscito bene.
Una volta scrivevo le mie ricette su un bel foglio di carta, bucavo i fogli, li mettevo in un raccoglitore che man mano è diventato sempre più pesante ed ingombrante… quasi inaccessibile. Le pagine si scolorivano e a volte facevo fatica a leggerne il contenuto.
Un giorno mi sono detta: perché non scrivere tutto in un bel sito, averle sempre a portata di mano masoprattutto, quando qualcuno ti chiede una ricetta poter dare un indirizzo su web e oltre alla ricetta dare anche tante altre informazioni utili? Detto, fatto!
Perché non so se vi è mai capitato, arriva un’amica e vi dice: “Che buona questa pizza, ma come l’hai fatta? … e via, un’ora a spiegare.
Dopo qualche giorno rivedete l’amica e vi dice: “Ho provato a rifare la ricetta ma… non ho messo quel dato ingrediente, era necessario? Non l’ho lasciata lievitare quelle tot ore, erano due o tre? L’ho cotta meno, erano 10 minuti o 15? Non mi è venuta come la tua!”
Così ho imparato che “Verba volant, scripta manent” “La parola vola, lo scritto rimane”. E poi su un sito hai tanti “correttori di bozze ” che ti suggeriscono l’errore e tanti “collaudatori di ricette” che possono consigliarti diversamente.
Ecco quindi le ragioni del sito Acquafarina Italia!
Perché tutto attaccato? Perché prova a mischiare l’acqua e la farina e a tenerle staccate l’uno dall’altro…

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