Pizza alla paprika affumicata con cornicione ripieno

Pizza alla paprika affumicata con cornicione ripieno

Al di là della tradizione, la Pizza alla paprika affumicata con cornicione ripieno rappresenta l’estendersi del gusto verso il sapore di spezie raffinate. La paprika è conosciuta dai cuochi tanto per il suo colore rosso brillante quanto per il suo gusto fruttato, talvolta affumicato. 

È così versatile da poter essere impiegata in quasi tutti i tipi di condimento ed è una degli ingredienti base delle ricette piccanti.

INGREDIENTI

per due pizze

480 g di pasta per pizza ottenuta con lievito madre (vedi pizza con pasta madre)

8 scamorze piccole affumicate

200 g di squacquerone

Paprika affumicata in polvere

Olio di Oliva Extra Vergine q.b.

Prendere una porzione di pasta già lievitata ottenuta con lievito madre (vedi pizza con pasta madre) e disporla su un piano infarinato.

Impasto pizza
Stendere con la punta delle dita ed il palmo della mano fino a ottenere un disco.
Far scivolare il disco di pasta su una pala.

base pizza

Allargare il bordo della pizza, poggiare le scamorze piccole tagliate a metà distribuendole su tutto il cornicione della pizza e rivoltare il bordo facendolo aderire al resto della pasta.

riempimento cornicione

Farcire la pizza con lo squacquerone messo a cucchiaini e le fettine di mozzarella.

farcitura pizza

Infornare la pizza nel forno domestico a 250 gradi per 7/8 minuti. Lasciar cuocere la pizza nel forno per pochi minuti ed intanto preparare l’altra pizza con l’identica procedura.

A cottura ultimata estrarre la pizza dal forno e spolverizzare la superficie con della paprika affumicata.

Pizza alla paprika affumicata con cornicione ripieno

Curiosità: Sergey Brin, tra i fondatori di Google, aveva creato, prima di dar vita al celebre motore di ricerca, un sistema per ordinare la pizza on line servendosi dei fax delle pizzerie. Fu un fallimento. Quindi Brin iniziò a pensare a Google…

acquafarinaitalia

acquafarinaitalia

È un sito nato come raccoglitore di ricette e di idee… personale ma ora è pubblico!
Eh si, sono un po’ smemorata e mi dimentico quello che ho sperimentato e che mi è riuscito bene.
Una volta scrivevo le mie ricette su un bel foglio di carta, bucavo i fogli, li mettevo in un raccoglitore che man mano è diventato sempre più pesante ed ingombrante… quasi inaccessibile. Le pagine si scolorivano e a volte facevo fatica a leggerne il contenuto.
Un giorno mi sono detta: perché non scrivere tutto in un bel sito, averle sempre a portata di mano masoprattutto, quando qualcuno ti chiede una ricetta poter dare un indirizzo su web e oltre alla ricetta dare anche tante altre informazioni utili? Detto, fatto!
Perché non so se vi è mai capitato, arriva un’amica e vi dice: “Che buona questa pizza, ma come l’hai fatta? … e via, un’ora a spiegare.
Dopo qualche giorno rivedete l’amica e vi dice: “Ho provato a rifare la ricetta ma… non ho messo quel dato ingrediente, era necessario? Non l’ho lasciata lievitare quelle tot ore, erano due o tre? L’ho cotta meno, erano 10 minuti o 15? Non mi è venuta come la tua!”
Così ho imparato che “Verba volant, scripta manent” “La parola vola, lo scritto rimane”. E poi su un sito hai tanti “correttori di bozze ” che ti suggeriscono l’errore e tanti “collaudatori di ricette” che possono consigliarti diversamente.
Ecco quindi le ragioni del sito Acquafarina Italia!
Perché tutto attaccato? Perché prova a mischiare l’acqua e la farina e a tenerle staccate l’uno dall’altro…

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