Salsa Barbecue dei Paones

salsa dei peones

Tante salse per tante gustose prelibatezze alla brace. La Salsa Barbecue dei Paones è tutta da scoprire. Retrogusto speziato e gusto dolce e aromatico sono le sue caratteristiche principali. 16 ingredienti amalgamati in un’ armonia per il palato.

INGREDIENTIGlutenFree

10 Pomodori S. Marzano

3 Cipolle bianche

1 Cucchiaio di Zucchero

1 Cucchiaio di Aceto bianco

30 g Burro

1 Cucchiaino Aceto Balsamico

1 Cucchiaino di Salsa di soia

1 Cucchiaino di Worcester Sauce

2 Pizzichi di Pimento pestato

1 Pizzico di Peperoncino

1 Pizzico di Origano

2 Cucchiaini di Paprica

2 Spicchi d’Aglio

1 Cucchiaio di Senape

Olio Extravergine di Oliva

Il procedimento della Salsa Barbecue dei Paones non è affatto difficile ma occorre scegliere materie prime di qualità e avere pazienza nei passaggi di cottura delle stesse. Una cottura lenta equivale allo sprigionare di aromi e gusto che devono caratterizzare la salsa.

Prendere i pomodori San Marzano, lavarli e privarli del picciolo.

pomodori san marzano

Schiacciare su un tagliere il pomodoro tanto da far uscire la maggior parte dei semi.

pomodoro crudo schiacciato

Porre i pomodori in una pentola con acqua già bollente e lasciare 3 minuti in modo che la buccia si stacchi dalla polpa.

pomodori sbollentati

Pelare i pomodori e tagliarli a pezzi con un coltello.

pomodori spellati Salsa Barbecue dei Paones

In una pentola mettere l’olio e la cipolla bianca, far indorare e sciogliere con un po’ di acqua la cipolla e poi aggiungere i pomodori e il sale come per la cottura di un sugo tradizionale. Schiacciare un po’ i pomodori e far cuocere a fuoco basso per almeno 45 minuti.

base salsa dei peones

Intanto in una padella antiaderente di grandi dimensioni mettere l’olio evo, il burro, la cipolla tagliata a tocchetti, lo zucchero e fa cuocere per 15 minuti a fuoco basso. Aggiungere l’aceto bianco e continuare la cottura per altri 10 minuti. I tempi sono indicativi, l’importante è che tutti gli alimenti aggiunti da questo momento in poi cuociano e si spappolino in modo da creare spontaneamente la salsa senza doverla passare nel mixer.

base Salsa Barbecue dei Paones

Nel frattempo la salsa di pomodoro si sarà cotta, spegniamo e lasciamo rapprendere ulteriormente senza coperchio.

cottura pomodori san marzano Salsa Barbecue dei Paones

Nella padella con la cipolla e l’aceto aggiungiamo la salsa di pomodoro e l’aceto balsamico. Far assorbire bene i condimenti al pomodoro per 20 minuti circa poi aggiungere la salsa di soia e la worcester sauce. Aggiungere quindi il pimento, il peperoncino, l’origano, la paprica e l’aglio spremuto. Cuocere sempre a fuoco bassissimo per ancora una decina di minuti poi assaggiare. L’assaggio è importante: la salsa non deve essere troppo piccante o troppo dolce ma deve presentare singoli gusti manifestati uno alla volta. Aggiustare di sale se necessario. Spegnere il fuoco e aggiungere l’ultimo ingrediente: la senape.

Cottura Salsa Barbecue dei Paones

Mescolare bene gli ingredienti e lasciar raffreddare nella padella senza coperchio per almeno un ora. A questo punto se tutto è andato bene avrete si avrà una salsa fluida lievemente grumosa ma morbida. Freddato il composto si può conservare in un contenitore di plastica tipo Ketchup, comodo anche per dosarne il contenuto.

Salsa Barbecue dei Paones

Curiosità

Il nome della salsa ha origini goliardiche. Il “Grande Peo” e consorte sono appassionati di griglia e sono sempre alla ricerca di nuovi gusti da aggiungere alle proprie riunioni mangerecce con amici. E’ proprio in una di queste grigliate che si è distinta la salsa quale accompagnamento delle pietanze cotte alla brace. Da allora la salsa viene detta dei Paones, nome affibbiato alla coppia dagli amici dispettosi.

acquafarinaitalia

acquafarinaitalia

È un sito nato come raccoglitore di ricette e di idee… personale ma ora è pubblico!
Eh si, sono un po’ smemorata e mi dimentico quello che ho sperimentato e che mi è riuscito bene.
Una volta scrivevo le mie ricette su un bel foglio di carta, bucavo i fogli, li mettevo in un raccoglitore che man mano è diventato sempre più pesante ed ingombrante… quasi inaccessibile. Le pagine si scolorivano e a volte facevo fatica a leggerne il contenuto.
Un giorno mi sono detta: perché non scrivere tutto in un bel sito, averle sempre a portata di mano masoprattutto, quando qualcuno ti chiede una ricetta poter dare un indirizzo su web e oltre alla ricetta dare anche tante altre informazioni utili? Detto, fatto!
Perché non so se vi è mai capitato, arriva un’amica e vi dice: “Che buona questa pizza, ma come l’hai fatta? … e via, un’ora a spiegare.
Dopo qualche giorno rivedete l’amica e vi dice: “Ho provato a rifare la ricetta ma… non ho messo quel dato ingrediente, era necessario? Non l’ho lasciata lievitare quelle tot ore, erano due o tre? L’ho cotta meno, erano 10 minuti o 15? Non mi è venuta come la tua!”
Così ho imparato che “Verba volant, scripta manent” “La parola vola, lo scritto rimane”. E poi su un sito hai tanti “correttori di bozze ” che ti suggeriscono l’errore e tanti “collaudatori di ricette” che possono consigliarti diversamente.
Ecco quindi le ragioni del sito Acquafarina Italia!
Perché tutto attaccato? Perché prova a mischiare l’acqua e la farina e a tenerle staccate l’uno dall’altro…

Articoli consigliati

Lascia un commento

[instagram-feed]